Autore: André Barbi di Cinti

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Ernesto Guevara nacque a Rosario in Argentina nel 1928. Si laureò in medicina e dopo, insieme a un amico, cominciò un viaggio in motocicletta per tutta l’America latina. In questo viaggio, Guevara provò i primi contatti con la miseria che esisteva nel continente e iniziò i suoi rapporti con quella che sarebbe stata la ragione della sua vita, la rivoluzione e il tentattivo di trasformare e migliorare la società. Il giovane medico lavorava volontariamente in tutte le comunitá per cui passava. Andò in Guatemala, dove un governo democratico, eletto dal popolo, fu attaccato dalle forze militari di repressione, comandate e finanziate dagli USA. Guevara partecipò attivamente al movimento contro il colpo di Stato, ma il presidente non volle armare la popolazione per diffendere la democrazia e lasciò il suo cargo ai militari. Sempre in Guatemala, Guevara conobbe quella che sarebbe stata la sua prima compagna, Hilda Gavea.
Con lei, il Che iniziò le sue letture marxiste e non abbandonò mai questa ideologia che studiò per tutta la vita. Dopo la primera esperienza, con la sconfitta del governo democratico Guatemalteco, il Che andò in Messico, convinto dellŽerrore del presidente di non armare la popolazione. Questo fu il battesimo de Guevara in una guerra di rivoluzione e il primo contatto con lŽimperialismo nord Americano. LŽesperienza Guatemalteca mise in strada il pi
ù grande guerrigliero e uno dei più grandi uomini della storia.

In Messico, conobbe un gruppo di rivoluzionari Cubani che avevano fallito un tentattivo di prendere il potere, in mano ai militari. Un giorno gli portarono a conoscere il leader del movimento rivoluzionario Cubano Fidel Castro. Parlarono per tutta la notte e nella mattina seguente Ernesto Guevara, già soppranominato il Che, (perché era una forma che gli argentini usavano per salutare tutti) era uno dei componenti del Granma, imbarcazione che sarebbe partita per Cuba quanto prima.

A dicembre del 1956, ottanta due combattenti arrivarono a Cuba e furono subito sorpresi dallŽesercito della dittattura di Fulgencio Batista. LŽattaco fu violento e la maggior parte dei guerriglieri furono uccisi o feriti. Si divisero in due piccoli gruppi e Che Guevara rimase ferito. Quando riuscirono a riaggruparsi, erano rimasti 12 uomini e 7 armi. CosÒ , ebbe inizio la rivoluzione Cubana con un piccolo gruppo di uomini armati solo da un ideale. Si reorganizzarono e cominciarono la guerriglia in condizioni totalmente avverse. La certeza della vittoria finale, spinse i rivoluzionari a superara tutte le difficoltà.

Le prime battaglie furono di vitale importanza per il morale e per dare fiducia al movimento, oltre le armi catturate. CosÒ cominciarono la lotta, attacando i soldati nemici e catturando le loro armi, nella regione della Sierra Maestra. Questa regione fu scelta da Fidel per lŽinizio della guerriglia, perché era di difficile accesso, sarebbe stato un posto dove avrebbero potuto nascondersi e organizzare bene la rivoluzione. Allora nelle prime battaglie, i rivoluzionari riuscirono a catturare molte armi, potendo cosÒ arruolare nuovi uomini. Questi uomini erano contadini, oppure volontari, scelti dai cosiddetti "rivoluzionari della pianura", che aiutavano i guerrigliere della Sierra Maestra.

LŽarruolamento era un compito difficile perché erano tanti a voler partecipare alla guerriglia, ma molti non sapevano delle diffilcoltà e della durezza della guerra. É giusto dire che la diserzione era punita con la pena di morte e questo attegiamento era necessario, in caso contrario i traditori del movimento sarebbero stati in un numero ancora più grande e sarebbero compromesso il successo della rivoluzione. Molti furono quelli che non sopportarono la durezza della guerra e le condizioni di vita nella Sierra Maestra. Molti fuggirono e furono traditori, dando preziose informazioni agli agenti del regime, tutti questi quando scoperti, furono giustiziati dai guerriglieri.

I contadini sempre provarono una grande simpatia per la guerriglia e ad essa, diedero grande colaborazione. Molti dei più valorosi combattenti, come il grande comandante Camilo Cienfuegos, erano contadini. Essi, quando non potevano essere arruolati fra i guerriglieri, cercavanodi aiutare in altre maniere, come dando da mangiare, offerendo la loro casa e dando informazioni sui soldati nemici. Certo che la situazione era molto difficile dato che, quando gli uomini di Batista arrivavano in un villagio di contadini e essi non davano nessuna informazione sui guerriglieri, le loro case venivano bruciate e si verificavano dei veri massacri. La paura di questi avvenimenti fece con che molti contadini agissero come contro rivoluzionari e dessero preziose informazioni ai batistiani, avendo cosÒ la garanzia che non gli sarebbe stato fatto nesun male. Però, i contadini sempre fecero in modo di dimostrare la loro simpatia per il movimento rivoluzionario.

Con le vittorie conseccutive sullŽesercito del governo, lŽarruolamento di nuovi uomini e la simpatia del popolo, la guerriglia cresceva alpunto di dominare tutta la Sierra Maestra. CosÒ , la Sierra diventò territtorio rivoluzionario e lŽesercito nemico non osava più nessuna impresa in quella zona.

É importante dire che Guevara sbarcò a Cuba come medico del gruppo. Però il suo coraggio e la sua disposizione a lottare, lo condussero a diventare primo guerrigliero, e dopo, il principale comandante della guerriglia dopo Fidel Castro.

Dopo aver dominato completamente la situazione nella Sierra Maestra, il movimento aspettava solo il movimento giusto per espandere la rivoluzione per tutta l’ isola. La guerriglia aveva una base solida, formata da molti uomini e molti armi, tutte prese dal mio nemico. Le condizioni adesso erano favorevole. Fidel chiese alla popolazione di fare un sciopero generale e diede l’ ordine ai comandanti Guevara e Cienfuegos di portare le truppe fino al centro del paese. Conclusero con successo la difficile missione e cosÒ , contribuirono decisivamente per la vittoria finale della rivoluzione. Sconfitte le truppe dell’ esercito Batistiano, Fidel e i suoi comandanti arrivarono all’ Avana e furono ricevuti dalla popolazione con grande entusiamo. Il dittattore Fulgencio Batista scappò dal paese e la rivoluzione prese il potere difinitivamente.

Dal 1959, anno in cui fu sconfitta la dittatura militare a Cuba passarono 40 anni. Il sogno di una società più giusta, di uomini uguali, il sogno di una società senza classi, è ormai molto lontano. Cuba rimase più isolata che mai con lo scioglimento della URSS e la "capitalizazzione" del mondo. Gli EUA sempre cercarono di rendere il più difficile possibile la situazione di Cuba, attraverso blocchi commerciali che impedivano ai paesi "capitaliste alleati", (sarebbe meglio dire comandanti) di avere rapporti di ogni tipo con Cuba. Per questa ragione, Cuba doveva cercare paesi alleati. Il Che sempre fu del pensiero de espandere la rivoluzione a tutti i paesi sfruttati e appressi dal capitalismo.

CosÒ dopo aver partecipato attivamente ai primi anni del governo rivoluzionario come ministro dell’ industria, presidente della banca nazionale, il Che lasciò Cuba e parti con l’ obbiettivo di espandere la rivoluzione. L’ anti-imperialismo sempre fu un’idea fissa del Che, ed è logico che vincerlo era suo sogno. La liberazione dell’ America Latina, dell’ Africa e dell’ Asia dal dominio e dallo sfruttamento capitalista era il suo obbiettivo. Partecipò ai movimenti rivoluzionari in Congo e in Algeria, visitò altri paesi Africani, la Russia, la Cina, e i paesi socilaisti dell’ est d’ Europa. In quel momento, c’ era un disaccordo fra le due grande potenze socialiste, la Cina e la Russia. Guevara non voleva allearsi con nessuna delle due, perché questo avrebbe causato una grande dipendenza di Cuba da una delle due. Lui pregava che .i paesi socialiste dovevano aiutarsi, ma ognuno doveva avere una sua autonomia e costruire il socialismo nel modo che credesse meglio.

Ritornò a Cuba convinto che, se non fossero riusciti a trovare paesi con cui potessero avere rapporti sociali e economici, sarebbe stato molto difficile soppravivere. Voleva l’indipendenza dell’ America e aveva l’idea di creare un nuovo fronte, dove i rapporti fra i paesi non fossero sostenuti dallo sfruttamento.

Questo era il suo obbeitivo quando andò a Bolivia. Costruire una guerriglia e allenare uomini che fossero capaci di liberare la Bolivia e dopo avanzare per tutta l’America Latina. Certo che era un’ impresa molto difficile e ambiziosa, ma che lui la credeva possibile, data la sua esperienza, idealismo e principalmente, fiduccia nell’ uomo, nel popolo, nel contadino, che avrebbe dovuto essere il pilastro della azione.

Ma questo non fu possibile. Che Guevara avrebbe dovuto aspettare che il movimento in Bolivia guadagnasse forza, per poi unirsi ad esso. Però, lui voleva essere presente fin dall’ inizio, perché sempre fu delle sue caratteristiche quella di essere sempre allŽavanguardia, di dare lŽesempio, di essere il primo a offrirsi per qualsiasi cosa.

I revoluzionari Boliviani furono sorpresi dallŽesercito nemico in una regione sfarevole, mentre stavano in una missione di riconoscimento del territorio. Lottarono per ore e Che Guevara rimase ferito gravemente alle gambe, nei primi momento in cui ebbe inizio il combattimento. Rimase per terra, sparando ai soldati nemici, finché il suo fucile fu colpito da una pallotola. Questo speiga come riuscirono a catturarlo. Se il suo fucile avesse funzionato, lui non avrebbe dato questa soddisfazione agli imperialiste e si sarebbe suicidato nelle condizioni che stava. Però lo catturarono e lo lasciarono vivo per un giorno. Le ferite erano gravi, ma se avessero presso lo stesso atteggiamento che aveva il Che nei confronti dei soldati nemici, avrebbero potuto salvarlo. Ma è impossibile sperare tale attegamento da Mercenari alenatti e finanziati dagli USA e dalla CIA. Il giorno dopo averlo catturato, lo uccisero crudelmente con vari colpi di fucile. Il Corpo di Che Guevara fu nascosto, con lo scopo che non ci fosse un luogo dove si potesse rendergli omaggio, un luogo che sarebbe diventato sacro, un simbolo per lŽideologia revoluzionaria.

CosÒ , gli imperialiste pensarono di aver sconfitto la rivoluzione. Sconfissero quella, ma gli ideali del Che, non si riuscirà mai a cancellarli. Uccisero lŽuomo e fecero il mito. Il pensiero di Che Guevara saràsempre presente nella mente degli uomini che non sono dŽaccordo con le atrocitá del sistema capitalista.

Guardare e ricordare Che Guevara unicamente come guerrigliero e ignorare le migliore qualità dellŽessere umano. La sua condotta era irreprensibile. Le sue caratteristiche morali non furono mai attacati; i suoi nemici lo accusavano di essere comunista….., sovversivo, di voler spandere la rivoluzione e di essere utopista.

Che Guevara era di un pensiero che, nella costruzione del socialismo, si dovrebbe stare attenti allŽuomo, al cambiamento del pensiero, allo sviluppo della coscienza, allŽeducazione del popolo, insieme al cambiamento dellŽeconomia; Per questo, la rivoluzione dovrebbe espandirsi. Cuba non poteva essere dipendente dellŽURSS come è successo. Il modello sovietico fu messo in prattica e il pensiero Guevarista fu scordato. Guevara era contro lŽutilizazzione di prattiche capitaliste nella costruzione del socialismo; Se avesse compiuto con successo la sua ultima impresa, oggi il mondo potrebbe essere diverso. Guevara cercò di far vedere come si poteva costruire una società più giusta attraverso il cambiamento della mentalità dellŽuomo.

Oggi, sembra, ogni giorno più difficile che lŽuomo cambi, come voleva Guevara. LŽuomo ha percorso la strada inversa e invece di sviluppare la coscienza, ha sviluppato lŽegoismo. É difficile avere speranze, perché lŽuomo sembra che non voglia che tutti siamo uguali; LŽunica speranza è che i popoli oppressi si ribellino e distruggano questo sistema. Il caos, il …crollo… del capitalismo è inevittabile, perché la situazione di miseria del mondo peggiora ogni giorno. Ci resta da sapere se la fine del capitalismo verrá con la fine dellŽumanità, la distruzione dellŽuomo, o se succederà qualcosa che modifiche e migliori la società; Le idee del Che, possono essere decisivi per il miglioramento di essa. Abbiamo un pò di tempoper ricordare al mondo queste idee e formulare nuove idee che contrastino con i valori esistenti in questa società che sta per finire.

Ha fallito Che Guevara? Non si falisce mai quando si ha un ideale cosÒ puro. É morto combattendo per una società più giusta e il suo esempio è più vivo che mai. Lottare per migliorare la società è la forma di vita più degna di un uomo. Una persona che muore lottando per questo obbeittivo non falisce. Se tutti gli uomini avessero questa coscienza e lottassero per una vita migliore, il mondo sarebbe diverso. Se tutti gli uomini riuscissero al avvicinarsi agli ideali del Che il mondo sarebbe diverso.

Sulla sua morte parla lui stesso:

"In qualsiasi luogo ci sorprenda la morte, che sia la benvenuta, sempre che il nostro grido di guerra sia arrivato a un orecchio ricettivo e unŽaltra mano si tenda per impugnare le nostre armi".